Una Scelta Coraggiosa
06:39:00
"IL TALENTO STA NELLE SCELTE" | Robert De Niro
Forse avrei dovuto scrivere questo post un paio di mesi fa, vorrebbe dire che mi sarei risparmiata dell'inutile tempo sprecato. Io non lo so se è giusto scriverlo oggi, ma è solo oggi che sono riuscita a liberare i miei pensieri e sbloccare la mia capacità di scrivere, parlare e fare qualsiasi cosa, e sopratutto tornare ad agire senza piangermi addosso.
Qualcosa è cambiato. Credo sia cominciato tutto il giorno in cui ho capito che il mondo non gira per forza nella mia direzione e che nelle persone esiste una cattiveria connaturata spesso difficile da combattere. E poi ho capito che anche io posso fallire. E non credo di averla presa proprio bene.
Forse avrei dovuto scrivere questo post un paio di mesi fa, vorrebbe dire che mi sarei risparmiata dell'inutile tempo sprecato. Io non lo so se è giusto scriverlo oggi, ma è solo oggi che sono riuscita a liberare i miei pensieri e sbloccare la mia capacità di scrivere, parlare e fare qualsiasi cosa, e sopratutto tornare ad agire senza piangermi addosso.
Qualcosa è cambiato. Credo sia cominciato tutto il giorno in cui ho capito che il mondo non gira per forza nella mia direzione e che nelle persone esiste una cattiveria connaturata spesso difficile da combattere. E poi ho capito che anche io posso fallire. E non credo di averla presa proprio bene.
Non so se rendersi conto dei propri errori sia davvero un bene, in fondo causa parecchie sofferenze, se vogliamo dirla tutta e la beata ignoranza sembra un porto molto più sicuro. Ma il fatto è che stavo sbagliando. Da quando ho accettato di cambiare vita ho praticamente smesso di vivere. Sono sparita dal web, sono sparita da Mixelchic e sono sparita da ogni angolo di mondo annullandomi completamente.
Ho lasciato correre per quasi 6 mesi, all'inizio senza nemmeno rendermi conto che stavo effettivamente sbagliando tattica, poi piano piano accorgendomi stavo navigando fuori rotta, insomma: mi stavo spegnendo.
Mi vergogno un po' a dirlo ma ero arrivata al punto di smettere di vivere, mi sono sforzata di sopravvivere in balìa della corrente, proprio io, che gestisco da 5 anni un blog in cui aiuto gli altri a credere in sè stessi e a tirare fuori le loro potenzialità, come potevo lasciarmi andare così?
Marketing Manager, belle parole da far scivolare sulla lingua, ma a cosa servono quando rappresentano solo la mia battaglia per il sogno di qualcun altro? "Sei diventata grande" - professionalmente parlando - mi ha detto M. A. , Marketing Manager di una delle multinazionali più importanti al mondo, ma forse M.A. non era a conoscenza di cosa giaceva nascosto dietro a quel titolo altisonante.
Così ho preso in mano la mia vita, ho riconsiderato i rapporti umani e quel qualcosa che, nell'ultimo mese, si è irrimediabilmente sgretolato, ho stretto i pugni fino a conficcarmi le unghie nel palmo e, ingoiando 1000 lacrime ho detto basta. Basta a tutto quello che potevo. Basta alle notti senza sonno, basta alle ore infinite lontano da casa, basta alle cene preparate da mio marito, basta a tutto quel tempo che non posso dedicare a lui perchè devo utilizzarlo per combattere le battaglie di qualcun altro. Rimanendo sempre, alla fine, con un pugno di mosche in mano, perchè il rispetto, quello per le persone, qui non viene riconosciuto.
Ed è andata proprio come avevo immaginato, ripensando alle amicizie che ho allontanato, all'amore che non ho vissuto, a tutto quello che ho perso e che mi è stato portato via, a partire dalla dignità.
Questi ultimi mesi sono stati difficili per troppo tempo. L'ultimo poi è stato un vero inferno. A gennaio ho preso una decisione inizialmente per me dolorosa, ma l'immensità della vita che mi è morta dentro era qualcosa di troppo grande, meritava rispetto e non poevo più accettare altri danni, fisici e psicologici, causati da una scelta sbagliata. Così ho staccato il mio nome dalla porta dell'ufficio, ho chiuso scatole e disdetto contratti.
E poi la vita. Il weekend sul lago, l'aria fresca che entra nei polmoni e un orizzonte tutto nuovo che mi apre le sue porte e mi invita a rientrare. A tornare a casa, a Milano, e a riconquistare il mio posto nel mondo. Nel mio mondo: quello fatto di luci e lustrini, di scarpe con il tacco e di unghie rosse affilate, di bocche color ciliegia e di frasi costruite per emozionare. Comunicazione. Trend. Marketing. Ma quello vero questa volta. Per riconquistare quello che è mio.
Ed è questo che ho intenzione di fare per il resto della mia vita. Perchè non ho più tempo da perdere dietro alle battaglie di qualcun altro. Perchè non ho più spazio per le mancanze di rispetto. Perchè non permetto più a nessuno di sminuire la mia professionalità e mancarmi di rispetto. Nessuno ha il diritto di mancare di rispetto a qualcuno. Nessuno ce l'ha.
Ecco il messaggio che voglio lasciarti: puoi decidere di vivere per una reatà che non ti appartiene, puoi scegliere di sopravvivere all'ombra di qualcuno che può sminuirti fino a farti male, soltanto in favore di un guadagno e di una soddisfazione apparente ma regolata dall'umore di qualcun altro. Ma ricordati che sei tu la persona con la quale dovrai fare i conti alla fine e che il rispetto per te, per le tue necessità e per quello che tu vuoi e sai di poter conquistare è essenziale. Io lo dico sempre, lo dico da anni, eppure questa volta hanno dovuto dirlo a me, perchè anche se lo so - eccome se lo so - quando qualcuno ferisce il mio orgoglio allora io perdo e dimentico tutto.
E sappi che c'è sempre una seconda occasione, se non hai paura di prendere quello che vuoi. E le seconde occasioni sono una benedizione ma se non alzi la testa e non le vai a cercare (a prendere quello che è tuo!) potrebbero non arrivare mai. E quando si presentano afferrale, aggrappati forte e sfruttale a tuo vantaggio.
E infine: dai tutto quello che puoi, ogni volta che puoi.
E non aver paura di cambiare rotta quando la strada non fa più per te.
Mi vergogno un po' a dirlo ma ero arrivata al punto di smettere di vivere, mi sono sforzata di sopravvivere in balìa della corrente, proprio io, che gestisco da 5 anni un blog in cui aiuto gli altri a credere in sè stessi e a tirare fuori le loro potenzialità, come potevo lasciarmi andare così?
Marketing Manager, belle parole da far scivolare sulla lingua, ma a cosa servono quando rappresentano solo la mia battaglia per il sogno di qualcun altro? "Sei diventata grande" - professionalmente parlando - mi ha detto M. A. , Marketing Manager di una delle multinazionali più importanti al mondo, ma forse M.A. non era a conoscenza di cosa giaceva nascosto dietro a quel titolo altisonante.
Così ho preso in mano la mia vita, ho riconsiderato i rapporti umani e quel qualcosa che, nell'ultimo mese, si è irrimediabilmente sgretolato, ho stretto i pugni fino a conficcarmi le unghie nel palmo e, ingoiando 1000 lacrime ho detto basta. Basta a tutto quello che potevo. Basta alle notti senza sonno, basta alle ore infinite lontano da casa, basta alle cene preparate da mio marito, basta a tutto quel tempo che non posso dedicare a lui perchè devo utilizzarlo per combattere le battaglie di qualcun altro. Rimanendo sempre, alla fine, con un pugno di mosche in mano, perchè il rispetto, quello per le persone, qui non viene riconosciuto.
Ed è andata proprio come avevo immaginato, ripensando alle amicizie che ho allontanato, all'amore che non ho vissuto, a tutto quello che ho perso e che mi è stato portato via, a partire dalla dignità.
Questi ultimi mesi sono stati difficili per troppo tempo. L'ultimo poi è stato un vero inferno. A gennaio ho preso una decisione inizialmente per me dolorosa, ma l'immensità della vita che mi è morta dentro era qualcosa di troppo grande, meritava rispetto e non poevo più accettare altri danni, fisici e psicologici, causati da una scelta sbagliata. Così ho staccato il mio nome dalla porta dell'ufficio, ho chiuso scatole e disdetto contratti.
E poi la vita. Il weekend sul lago, l'aria fresca che entra nei polmoni e un orizzonte tutto nuovo che mi apre le sue porte e mi invita a rientrare. A tornare a casa, a Milano, e a riconquistare il mio posto nel mondo. Nel mio mondo: quello fatto di luci e lustrini, di scarpe con il tacco e di unghie rosse affilate, di bocche color ciliegia e di frasi costruite per emozionare. Comunicazione. Trend. Marketing. Ma quello vero questa volta. Per riconquistare quello che è mio.
Ed è questo che ho intenzione di fare per il resto della mia vita. Perchè non ho più tempo da perdere dietro alle battaglie di qualcun altro. Perchè non ho più spazio per le mancanze di rispetto. Perchè non permetto più a nessuno di sminuire la mia professionalità e mancarmi di rispetto. Nessuno ha il diritto di mancare di rispetto a qualcuno. Nessuno ce l'ha.
Ecco il messaggio che voglio lasciarti: puoi decidere di vivere per una reatà che non ti appartiene, puoi scegliere di sopravvivere all'ombra di qualcuno che può sminuirti fino a farti male, soltanto in favore di un guadagno e di una soddisfazione apparente ma regolata dall'umore di qualcun altro. Ma ricordati che sei tu la persona con la quale dovrai fare i conti alla fine e che il rispetto per te, per le tue necessità e per quello che tu vuoi e sai di poter conquistare è essenziale. Io lo dico sempre, lo dico da anni, eppure questa volta hanno dovuto dirlo a me, perchè anche se lo so - eccome se lo so - quando qualcuno ferisce il mio orgoglio allora io perdo e dimentico tutto.
E sappi che c'è sempre una seconda occasione, se non hai paura di prendere quello che vuoi. E le seconde occasioni sono una benedizione ma se non alzi la testa e non le vai a cercare (a prendere quello che è tuo!) potrebbero non arrivare mai. E quando si presentano afferrale, aggrappati forte e sfruttale a tuo vantaggio.
E infine: dai tutto quello che puoi, ogni volta che puoi.
E non aver paura di cambiare rotta quando la strada non fa più per te.
Elena
2 commenti
Bè, che dire, sono contenta che questo periodo di "allontanamento" del blogging ti abbia aiutato a ritrovarti, e sono altrettento contenta che tu abbia deciso di tornare!
RispondiEliminaCiao Miria bella! Bello ritrovarti :)
EliminaTHANKS FOR YOUR COMMENTS