Body Positivity: facciamo chiarezza su questo bellissimo e moderno termine inclusivo

08:16:00



Facciamo un po di chiarezza: molto spesso il messaggio di positività ed accettazione di sé stessi passa in secondo piano, surclassato da un più popolare "grasso è bello", niente di più sbagliato! 
Da 10 anni porto in giro questo messaggio, dentro e fuori dal web, con l'obiettivo di promuovere un mondo in cui ogni persona possa sentirsi libera di esprimersi e valorizzarsi al meglio senza body shaming e senza aver paura di non essere accettata. 

Eh si, perché ancora oggi molto spesso tante fisicità e parecchie personalità non sono considerate socialmente accettabili. Il peso, il colore della pelle o dei capelli, l'orientamento religioso e quello sessuale rappresentano ancora un limite invalicabile, una linea di mezzeria che ben distingue ciò che è bene e ciò che è male, chi è accettabile e chi no. 

Eppure credetemi se vi dico che questa linea non esiste se non nella vostra testa e negli occhi di chi non merita neppure un briciolo della vostra attenzione. 
E vi posso testimoniare quanto dico.

Ho aperto questo blog nel 2009, senza avere assolutamente le misure per far parte del mondo della modo eppure sono ancora qui, ho avuto parecchie porte in faccia certo, ma anche tantissimi successi e gratificazioni non certamente dovute al mio aspetto. Ho sempre affermato i miei diritti, insieme a quelli di ogni persona su questo pianeta, parlando alle persone: ho usato lo stile per farlo, perché è un linguaggio chiaro e comprensibile a tutti, ho sfruttato ogni canale perseguibile approdando in fine sui palchi degli show di Burlesque. Mi sono esibita con tutti i miei difetti, e mi esibisco oggi per emozionare attraverso la passione che il mio corpo sa trasmettere, non perché sia bello ma perché è infinitamente carico di quella passione che rende ogni corpo un'opera d'arte. 

In una congiuntura temporale in cui il popolo si scatena sui social dividendosi fra "Grasso è bello!" e  "Copriti che fai orrore!" è giusto parlare di body positivity ma con cognizione di causa. Molto spesso body positivity non è altro che la parola chiave giusta per indicizzare il proprio canale e raccogliere consensi, troppo spesso il linguaggio body positivity non parla al cuore delle persone ma al loro portafoglio mascherando brand e aziende da paladini del curvy e della normalità estetica. 
(E' un caso quello di Yamamay e della sua collezione Everybody, presentata con una campagna di stampo body positive in cui viene però proposto un filmato Instagram farcito di modelle fisicamente perfette, secondo i canoni più tradizionali.) 

Body positivity è inoltre quasi sempre legato al concetto di curvy (curvy, NON plus-size), ma allora che positività è? 

La vera natura del messaggio body positive dovrebbe piuttosto essere quella di accettazione, di qualsiasi forma, colore, razza ed orientamento. Body positive non esclude nessuno ma è piuttosto un bellissimo e moderno termine inclusivo per dire che non esiste la normalità o l'anormalità: siamo tutti bellissime opere d'arte e meritiamo di essere valorizzate (e di valorizzarci!) al meglio facendo del nostro corpo, del nostro, stile e della nostra personalità il più grande spettacolo. 

Fonte: digitalspy.com



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