Orta San Giulio: vi racconto la mia isola del silenzio
23:38:00
Orta San Giulio: vi racconto la mia isola del silezio | Prendete una Domenica di sole, così caldo da far sciogliere il gelato (con il quale riesci a sporcarti dita, faccia e tutto il resto). Aggiungete un giro in moto, un pit stop sulla riva di un lago azzurro ed una barca pronta a salpare. Mescolate spruzzi d'acqua sul viso, archiettura romanica e silenzio. Ecco gli ingredienti di una giornata perfetta, trascorsa passeggiando (in un rigoroso ed ostinato mutismo) per le vie dell'Isola di San Giulio, alias l'isola del silenzio, a 400 mt. dalle rive del paesino di Orta San Giulio, sul lago d'Orta (provincia di Novara, Piemonte). Un'antica leggenda narra che un tempo l'isola fosse in realtà niente più che uno scoglio, abitato da mostri e serpi (e già qui ti parte l'attacco di suspance) fino a quando, nel 390, San Giulio approdò sulle rive, scivolando sull'acqua sostenuto solo dal suo mantello, e, scatenando una tempesta attraverso il suo bastone, liberò l'isola dalle creature...
Per celebrare la libertà recuperata San Giulio fece costruire una chiesa nella quale si trovano ancora oggi le sue reliquie. La Basilica romanica è il primo incontro in cui ci siamo imbattuti sull'isola: un'architettura da togliere il fiato assaporata sulle note corali di un gruppo di cantori a cappella. La circumnavigazione dell'isola di San Giulio prosegue in modalità Autogrill (con percorso obbligato) lungo la via del silenzio: un percorso dove ogni rumore è bandito, concesso solo il cinguettio dei passeri e lo sciabordìo dell'acqua sulla rive del lago. Una striscia di terra e ciottoli che si snoda lungo tutto il perimetro dell'isola di San Giulio, costellata da emozionanti moniti appesi lungo le pareti rocciose delle antiche ville canoniche: " Ascolta il vento, l'acqua, i tuoi passi", e così ho camminato, zaino sulle spalle e camicia denim al vento, distratta solo dal rumore del tacco dei miei stivali. "Nel silenzio accogli tutto"; e allora ho abbraccito forte il mio Gio per un bacio sulla riva del lago accanto ad una vecchia barca in legno addormentata e mi sono sentita felice. Felice in quel fortino che in epoca medievale ha difeso il territorio di Orta con la sua posizione strategica, felice in quel lembo di terra benedetto dalle monache di clausura dell'Abbazia Mater Ecclesiae, che vivono stabilmente sull'isola nel voto del silenzio (ammirevole, ma come "gliè va" ?) , felice sulle rive del lago azzurro che ha fatto da sfondo al romanzo "C'era due volte il Barone Lamberto, ovvero, i misteri dell'Isola di San Giulio", di Gianni Rodari. E se ancora non vi ho convinti allora date uno sguardo a queste foto: gli angoli che più hanno colpito il nostro cuore (di cui sicuramente un pezzo è rimasto sull'isola) per innamorarvi come noi di questa magica Isola del Silenzio, addormentata sul lago azzurro di Orta San Giulio.
E fatemi sapere mi raccomando!
Un abbraccio ... a tuffo
Elena
Isola di San Giulio - Lago d'Orta | Navigazione Lago d'Orta
5 commenti
Sembra veramente un posto incantevole, questi borghetti piccoli e silenziosi tutti da esplorare mi piacciono tantissimo!
RispondiEliminaPlus...kawaii! - Facebook
Piacciono molto anche a me, soni sempre "golosa" di posti nuovi in cui liberare la mente :)
EliminaKiss kiss
Elena
Che belle foto!
RispondiEliminaNew post on my blog, I’m waiting for your opinion dear!
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Grazie Alice ;)
EliminaBellissima questa location, non la conoscevo! :-)
RispondiEliminaTHANKS FOR YOUR COMMENTS